Tari: quando si può non pagare?
La Tari è una di quelle imposte che gravano sul bilancio familiare in modo considerevole, è una tassa introdotta nel 2014 che serve ai comuni per coprire tutti i costi di raccolta e smaltimento rifiuti. È regolamentata a livello nazionale ma alcune clausole possono essere decise anche dai singoli comuni, per questo è sempre importante consultare il regolamento del proprio Comune prima di prendere qualsiasi iniziativa.
In generale paga la TARI chi produce rifiuti, quindi proprietari di prime case, affittuari, aziende e proprietari di attività commerciali.
Se ho una casa che non utilizzo devo pagare la TARI?
La risposta è: dipende.
Per provare che una casa è disabitata e quindi non produce rifiuti perché non è utilizzata deve avere queste due caratteristiche:
- Non avere utenze allacciate (luce, gas e acqua).
- Non avere gli arredi essenziali che la renderebbero abitabile.
Se si è possessori di seconde case con le utenze allacciate, anche se non vengono utilizzate, il pagamento della tari è obbligatorio. Alcuni Comuni possono applicare degli sconti per case che vengono utilizzate ad esempio, solo per il periodo estivo a proprietari non residenti, proprio perché l’uso stagionale riduce sensibilmente la produzione di rifiuti.
Ci sono altri modi per risparmiare sulla tassa rifiuti?
Molti Comuni possono varare dei provvedimenti per agevolare i cittadini sul pagamento della tassa rifiuti eccone alcuni:
Utilizzo della compostiera per l’umido.
Si tratta di un contenitore adatto ad accogliere i rifiuti organici (l’umido) i quali, durante la permanenza si decompongono e danno origine al compost, un concime organico prodotto in casa grazie agli scarti dell’umido. La compostiera può essere in plastica, ma ne esistono diversi modelli artigianali anche autocostruiti in legno e metallo. Alcuni comuni forniscono la compostiera e poi applicano lo sconto in bolletta.
Se il servizio è scadente o inesistente
Nel caso in cui gli enti (o le ditte private che curano il servizio di smaltimento rifiuti) gestiscono in maniera scadente il servizio di raccolta dei rifiuti o se lo interrompono per determinati periodi di tempo, i cittadini hanno diritto ad una riduzione TARI dell’ 80% del tributo.
Persone domiciliate presso le case di riposo
Se un proprietario di un immobile è domiciliato presso una casa di cura o RSA ma mantiene la residenza, sono previsti degli sconti considerevoli sulla TARI presentando l’idonea documentazione.
Cittadini meno abbienti
Presentando il modello ISEE alcune famiglie possono richiedere uno sconto sulla TARI. Spesso i Comuni concedono delle riduzioni sulla tassa rifiuti per le famiglie che si trovano in condizioni economicamente disagiate.
Controllare bene il numero dei residenti indicati in bolletta
Alcuni comuni per calcolare la TARI applicano la tariffa non solo sulla base dei metri quadrati dell’immobile ma anche sugli abitanti, verificare sempre che il numero degli abitanti indicati in bolletta sia quello effettivo.
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Posted on: 10/11/2023, by : armando turano