Come sarà l’andamento del mercato immobiliare?
Quali saranno gli andamenti del mercato immobiliare dei prossimi anni?
Sono molti gli aspetti da tenere in considerazione per fare un quadro completo della situazione futura nel campo dell’immobiliare.
Direttiva Case Green:
- Questa direttiva imporrà agli italiani interventi costosi sugli immobili, molti dei quali sono obsoleti e non conformi agli standard europei.
Trasformazione Demografica:
- Entro il 2070, la popolazione italiana calerà a 47,8 milioni di residenti, con una riduzione del 20%, colpendo maggiormente il sud e le isole.
- La famiglia tradizionale si frammenterà, ma questo non sarà negativo per il mercato immobiliare poiché l’aumento dei nuclei familiari, anche se piccoli, compenserà la diminuzione della numerosità delle famiglie.
- Le coppie senza figli supereranno quelle con figli entro il 2045, e nel 2041 il 60% delle persone sole sarà composto da over 65.
Potere d’acquisto degli italiani
Secondo Lucio Poma, capo economista di Nomisma, i fondamentali economici dell’Italia sono piuttosto robusti. Nel 2023, l’Italia ha registrato una crescita del PIL dello 0,9%, superiore alla media dell’Eurozona. Tuttavia, nonostante l’inflazione sia in calo e il prezzo del gas sia diminuito del 60% dal 2022, i prezzi del petrolio e della benzina rimangono elevati, mantenendo alta l’inflazione “core”. Anche se i salari sono aumentati del 5% dal 2022, l’inflazione del 15% ha ridotto il potere d’acquisto. Inoltre, l’accesso al credito per l’acquisto di case è diventato più difficile, influenzando negativamente la capacità di spesa degli italiani. Nomisma stima che circa 300.000 famiglie, nonostante l’intenzione di acquistare una casa, non siano riuscite a ottenere un mutuo.
Il mercato delle locazioni
Il mercato delle locazioni sta guadagnando importanza rispetto alle compravendite residenziali. La domanda di affitti si diversifica tra soluzioni a lungo termine, brevi/turistiche e studentesche/lavorative. Tuttavia, l’offerta dei proprietari è sempre più selettiva, con una diminuzione dei contratti di affitto a circa 1,282 milioni nel 2023, rispetto agli 1,324 milioni del 2021.
I canoni di affitto sono influenzati dalla scarsità di offerta e dagli affitti brevi, che seppur numericamente limitati, concentrandosi in specifiche zone urbane, hanno un impatto significativo sui prezzi e sulla configurazione dei centri urbani. Nel 2024, i canoni di affitto sono aumentati del 4,6%, con Bologna che registra un +7,3% e Venezia Mestre il minimo con un +1,4%.
Quali conseguenze porteranno questi fattori nelle città italiane?
I prezzi delle abitazioni in ottimo e buono stato sono aumentati rispettivamente del 1,6% e del 1,4% nel semestre, consolidando il trend di crescita post-pandemia. Le nuove costruzioni hanno registrato variazioni dal +0,4% a Torino al +2,4% a Milano, che primeggia anche per le abitazioni usate con un +2%, rispetto al +0,5% di Genova.
Nel mercato delle locazioni, la crescente domanda ha spinto i canoni in su del 2,5% nel semestre. Torino e Firenze hanno visto crescite superiori al 3%. Milano, Roma, e Firenze registrano affitti medi più elevati (780-930 euro per 80 mq), mentre Catania, Palermo, Torino e Bari hanno canoni più bassi (450-520 euro).
Questi dati sono stati redatti da Nomisma, una società che fornisce un quadro completo, esaustivo e aggiornato del panorama immobiliare italiano